Perché è così difficile cambiare abitudini?

Fai fatica a cambiare le tue abitudini? Scopriamo insieme perché accade

Quante volte ti sarà capitato di dire: da oggi inizio la dieta! ma al buon proposito non ha mai fatto seguito un'azione concreta? E magari avrai anche aggiunto: e oltre alla dieta, mi iscriverò in palestra! Poi nulla.

Non ti preoccupare, se stai per iniziare a ripeterti per l'ennesima volta: sono un fallimento, ti fermo subito. Non sei la sola.

Se ti stai chiedendo: perché non riesco a portare avanti un obiettivo prefissato? Qui te lo spiego. Facciamo chiarezza!

Perché non riesco a cambiare abitudini?

Questa domanda mi ha attanagliato per diverso tempo, e tutt'ora, quando cerco di introdurre una sana e nuova abitudine confesso di far fatica. Per fortuna, a un certo punto della mia vita, l'incontro con il coaching ha ampliato le mie prospettive, facendomi capire una serie di cose.

Sì, ho finalmente trovato la risposta alla dolente domanda. E oggi voglio condividerla con te.

Procediamo con ordine e permettetemi subito di fare una precisazione importante: ciascuno di noi è diverso dall'altro, per cui è veramente importante che tu prenda i seguenti punti con le pinze. Non tutte le argomentazioni che sto per elencarti andranno bene per te. Forse alcune, forse nessuna. Quello che ti invito a fare è leggere questo articolo con sana curiosità, aprire il tuo cuore e la mente e chiederti, una volta arrivato alla fine: bene, cosa ne penso di quel che ho letto? Cosa può valere per me e da dove posso partire per avviare un cambiamento?

Seconda cosa, non meno importante della prima. Ho esordito riferendomi alle "abitudini" che vorremmo eliminare o cambiare. In realtà qui si parla di "cambiamento" in generale, ed è esteso a tutte le aree possibili dell'esistenza, che vanno dal cambiare un'abitudine come può essere quella legata a introdurre una sana alimentazione, al cambiare lavoro o magari decidere di mollare il posto fisso e mettersi in proprio.

Non esistono cambiamenti più o meno grandi o meglio, esistono ma sono soggettivi. Quindi, prima di elencarti le risposte alla domanda "Perché è così difficile cambiare abitudini?" ti faccio subito un grande, grosso in bocca al lupo. L'augurio che voglio farti è che tu riesca a cambiare in meglio ciò che già di bello c'è nella tua vita. Che tu possa essere lo scultore che col tempo, l'esperienza, l'amore per te stesso e la pazienza, forgerà l'argilla grezza per farne un'opera d'arte. Questo te lo devi promettere.

Ecco perché fai fatica a cambiare abitudini (o a fare un cambiamento in generale)

1. Ogni cambiamento deve essere accompagnato da uno shift energetico

Lo shift energetico necessario perché avvenga un cambiamento effettivo e sostenibile richiede energia, energia anabolica. Come forse saprai (se mi segui da un po') l'energia anabolica è costruttiva, positiva, mentre quella catabolica è distruttiva, associata allo stress. Lo stress non è il terreno adatto al cambiamento. L'energia catabolica genera pensieri catabolici che a loro volta generano emozioni cataboliche. Per intenderci, tutte le volte che entra in scena il nostro giudice interiore a dirci: "SEI UN FALLIMENTO, NON STAI FACENDO ABBASTANZA" viene generata una reazione distruttiva, il livello energetico è basso e con una probabilità che si avvicina al 100% non cambieremo proprio nulla. Ti dice niente il "sabotatore interno"?

Perché si avvii il cambiamento è necessario fare uno shift energetico e avere emozioni positive. Sono le emozioni anaboliche che ci dirigono verso la scelta consapevole, e di conseguenza l'azione.

Come farlo? La risposta è complessa e merita un approfondimento a sé, per il momento ti dico è possibile, e che occorre partire dal pensiero, dalle proprie credenze e dai comportamenti. Riconoscere cosa scatena le reazioni cataboliche e introdurre nella propria vita tutti quegli elementi anabolici, che ci arricchiscono e ci fanno crescere.

La farò più semplice: segui ciò che ti piace fare, circondati di persone che ti tirano su e non di quelle drenanti, negative. Smetti di dar voce al tuo sabotatore interiore.

2. Devi abbassare l'asticella

Hai capito bene. Molto spesso si rincorre un ideale che non è per nulla realistico, e questo è uno dei motivi per i quali non si riesce ad avviare quel cambiamento desiderato. Della serie: Voglio tutto e subito. E magari senza il minimo sforzo. Fare un cambiamento richiede tante risorse: focus mentale, controllo di sé, autoconsapevolezza, motivazione... tutti elementi che possono funzionare solo se ci si pone obiettivi raggiungibili. E lì entra in gioco la consapevolezza di sé: tu e soltanto tu sai cos'è raggiungibile o irrealistico per te! E se non lo sai c'è solo un modo per provare a capire: tentare, sbagliare, ritentare, e da lì iniziare a prendere le misure. Abbandona l'idea che tutto debba essere fatto alla perfezione. Se non te l'ha mai detto nessuno, te lo dico io ora: la perfezione non esiste, e la sua ricerca ti porterà molto lontano dall'obiettivo che persegui.

Cambiare abitudini non è un gara con nessuno, tantomeno con se stessi! C'è qualcuno che ci dice quanto in alto porre l'asticella? La risposta è no.

3. Ti serve un piano

Avviare un cambiamento che sia sostenibile richiede pianificazione e tanta razionalità, metodo. Occorre segmentare e darsi delle priorità. Si parte dall'obiettivo grande e si vanno a individuare tanti, piccoli step. Quelle saranno le singole azioni che ci porteranno ad avvicinarci sempre di più verso il goal principale. Questi step sono concatenati. Ciò vuol dire che nel ripetere dei rituali, quelli che normalmente chiamiamo abitudini, la nostra mente segue dei pattern ben precisi. Come se avessimo delle mappe che ci permettono di arrivare a ciò che vogliamo ad occhi chiusi, senza dover seguire la strada perché ormai la conosciamo a memoria. Quando si cambia abitudine occorre "rimappare" e intervenire in quei punti più critici (molto spesso i blocchi emotivi o i meccanismi di compensazione) che ci rendono immuni al cambiamento.

4. Ti occorre una mano

Pensi di poter elaborare un piano e seguirlo da solo? Complimenti! Rientri nel 1% delle persone dotate di grande motivazione, consapevolezza di sé e agilità mentale tale per cui non hanno bisogno di qualcuno che li aiuti. Se non rientri in questa categoria di persone, benvenuto: fai parte del club, e se ti può consolare, in questo 99% della fetta di torta (praticamente la torta) ci sono anche io!

Ho chiesto una mano più e più volte, e tutt'ora ad accompagnarmi è un coach. Grazie al coaching ho ricevuto un metodo, e tutta una serie di strumenti che mi hanno permesso di provare, riprovare, cambiare, e trovare la formula giusta per me. Grazie ai miei coach, e a quello che ho appreso nel periodo compreso tra luglio 2019 e maggio 2020, posso dire di aver stravolto la mia vita, perché finalmente ho avviato una serie di cambiamenti potenti che cercavo da tempo e che stentavano a partire. Nel frattempo, sono cambiata anche io, in meglio, e oggi riconosco di avere una voglia fortissima di continuare a migliorare e di conoscermi ancora. Tutti i piccoli e grandi cambiamenti che desideriamo introdurre sono dei mezzi che ci permettono di conoscere noi stessi.

5. Non celebri mai il fallimento

Sarà un questione culturale (credo) ma non ho mai ben capito perché negli Stati Uniti il fallimento viene celebrato, mentre in Italia denigrato, nascosto sotto al tappeto. Io personalmente non ho mai amato fallire. Per anni ho inseguito un'idea di successo che non mi apparteneva. Ed ero pure brava a ottenere quello per cui combattevo, solo che non era quello che realmente volevo. A me il fallimento è servito a capire che dovevo riconnettermi con me stessa. Inseguire quell'idea di successo è stato un fallimento, ma è stata anche la strada perché si avviasse quel processo di consapevolezza da cui ero lontana. Tutto questo lo si comprende con il tempo, ecco perché è necessario aver pazienza e apprezzare gli sbagli fatti. Tutto quello che ci accade nella vita è necessario al percorso che stiamo facendo. Celebrare i fallimenti potrà suonarti male, ma di certo ti darà l'energia necessaria per andare avanti e provare qualcos'altro.

Chi non osa provare e ritentare non dovrebbe neanche iniziare.

6. Cambia obiettivo

Infine, se proprio le hai provate tutte, se non ci sei riuscito, se fai veramente fatica e cambiare diventa quasi una lotta contro te stesso... la domanda che ti faccio è: sei proprio sicuro di volere ciò che pensi di desiderare? è proprio quella la tua strada?

Se non c'è connessione profonda con ciò che desideri cambiare allora è il caso che tu te ne accorga così da cambiare obiettivo! :)

Ultimo consiglio: se vuoi che le cose accadano devi spostare l'attenzione dalla dimensione del pensiero alla dimensione dell'azione. Ciò non vuol dire che non devi pensare e agire d'impulso. Vuol dire che non dovrai crogiolarti nelle scelte. Ricorda: sei ciò che fai.

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Conosciamoci! Scrivimi in privato se desideri lavorare su questi temi con me, introdurre nuove e sane abitudini oppure provare a spostarti da una situazione che ti fa male, in questo momento e che magari riguarda il lavoro.

Sono Enza Maria Saladino, coach certificato PCC con ICF, specializzata in career coaching, leadership ed empowerment femminile.

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