10 gennaio 2025, l'anno è iniziato e ti senti come se stessi camminando in una nebbia fitta senza sapere in che direzione andare. In realtà è da un po' di tempo che ti senti così e l'inizio dell'anno non fa che accentuare questa sensazione, perché senti il peso del dover definire nuovi obiettivi, puntare a raggiungere nuovi traguardi. Eccellere, performare. Ma ti senti indietro, non all'altezza. Conosci bene quel senso di inadeguatezza che ti accompagna ormai da tempo. E ti chiedi come fare ad andare avanti? Come fare a convivere con questa sensazione scomoda? In realtà vorresti liberartene, una volta per tutte. Se ti senti così sappi che non sei la sola persona a provare tutto questo mix di emozioni. Capita a tutti di navigare senza direzione e di sentirsi frustrati perché non si riesce a tracciare una linea definita, soprattutto quando si pensa che gli altri siano così bravi a farlo.
Capita anche a me, tutt'ora. A volte mi sento nel bel mezzo di una tempesta e per quanto provi a combattere questa tempesta sento che prima o poi annegherò e che il buio mi inghiottirà. Quando attraverso momenti di questo tipo allora mi fermo, depongo le armi e aspetto. Aspetto che il buio passi, e che dentro me sorga quella flebile fiamma che nasce dalla fiducia. La resilienza è uno strumento che conosco e che ho affinato nel tempo. Ho imparato che, nonostante le avversità, sono capace a trovare una via alternativa ai problemi e che, qualsiasi cosa accada, sarò capace di reinventarmi. Non so dirti bene quando è nata in me questa consapevolezza. Sicuramente il percorso di coaching intrapreso qualche anno fa mi ha aiutato a connettermi con me stessa, ascoltarmi imparando a pormi le giuste domande.
So come ci si sente quando si è in balia di questi moti interiori e non ho la soluzione definitiva per allentare la morsa del tempo che passa, delle aspettative disilluse e delle delusioni collezionate per strada, nel corso del tempo. Posso, però, dirti che a me ha aiutato moltissimo cercare di costruire quel dialogo interiore che mi mancava da tempo. Quando mi sono trovata nella direzione sbagliata ho smesso di lottare contro il mio malessere e vedere tutti i segnali che il mio corpo mi inviava come segni del mio bambino interiore che si stava spegnendo ma che aveva tanta, tantissima voglia di vivere e vedere la luce.
Se ti senti così prova a porti queste domande e rispondi onestamente. Saranno il tuo faro nel buio e tracceranno la via nella nebbia fitta.
1. Quali sono i miei valori principali?
Immagina per un attimo una vita in cui ogni giorno ti alzi con la certezza che ciò che fai è profondamente allineato a ciò che conta davvero per te. Questa è la magia di vivere in armonia con i tuoi valori.
Chiediti:
- Quali sono i principi non negoziabili per me?
- È importante per me contribuire alla società, crescere continuamente o avere stabilità?
Quando i tuoi valori sono in conflitto con il lavoro che fai, sentirai sempre una tensione, un’insoddisfazione latente. Scoprire cosa conta davvero ti aiuterà a prendere decisioni più autentiche e a vivere con maggiore serenità. Nel mio caso il desiderio di vivere liberamente dando voce alla mia creatività e trovare un senso sociale nel mio lavoro era ben più importante del lavoro da dipendente nel marketing, in ufficio. Non avere più orari fissi e contribuire alla crescita delle persone, offrendo loro supporto, ascolto e strumenti per risolvere i problemi sono stati i valori in cui mi sono riconosciuta. Questi valori, anche quando non c'era la stabilità, o quando la stabilità era ancora flebile, mi hanno aiutatato a costruire, passo dopo passo, la mia nuova realtà, più autentica della precedente.
2. Quali sono le mie passioni e i miei punti di forza?
Ricorda un momento in cui ti sei sentito completamente immerso in un’attività, senza nemmeno accorgerti del tempo che passava. Quella sensazione di “flusso” è un segnale potente: indica che stai facendo qualcosa che ti appassiona.
Ora chiediti:
- Cosa mi entusiasma davvero?
- Quali sono le attività in cui perdo la nozione del tempo?
- E in cosa so di essere davvero bravo?
Trovare l’incrocio tra ciò che ami fare e ciò che fai bene non è solo una strategia per il successo: è la chiave per una vita lavorativa appagante. Prova a fare questa domanda a qualcuno che ti conosce molto bene, che non sia necessariamente un genitore. Qualcuno che ti osserva, che ha modo di starti accanto e di apprezzarti per le tue qualità. Molto spesso gli altri sono lo specchio ti noi stessi, e lì sarà più facile riscoprirti e scoprire i tuoi punti di forza, quei diamanti che porti dentro, che brillano ma che non vedi ancora.
3. Dove voglio essere tra 5 o 10 anni?
Questa domanda può spaventare. Forse perché non siamo abituati a immaginare il futuro con fiducia, o forse perché temiamo di sognare in grande. Ma il futuro non è un punto fisso: è un orizzonte che cambia man mano che cresci. Non c’è una risposta giusta o sbagliata, solo la tua.
Prova a immaginare:
- Se tutto fosse possibile, dove vorrei essere tra 5 anni?
- Quale ruolo, quale stile di vita, quali relazioni professionali vorrei costruire?
Anche solo concederti il lusso di visualizzare il futuro ti darà una direzione. È come accendere una luce in una stanza buia. Non preoccuparti di porti obiettivi alti, ripeto, sogna in grande. E se un giorno non raggiungerai la luna avrai comunque puntato alle stelle e passo dopo passo le avrai raggiunte. Senza una direzione chiara sarà difficile navigare in mare aperto. Abbi fiducia, questo è un disegno che solo tu puoi fare e la rotta per raggiungere un punto X puoi cambiarla innumerevoli volte: non esistono strade a senso unico.
4. Quali sono i miei attuali ostacoli o blocchi?
È normale incontrare difficoltà lungo il cammino. A volte si tratta di paure, altre volte di convinzioni limitanti. Ma il primo passo per superarli è riconoscerli.
Chiediti:
- Cosa mi sta impedendo di avanzare?
- Quali sono le paure o i dubbi che mi bloccano?
- E quali risorse ho già dentro di me per affrontarli?
Non dimenticare che non sei solo. Con il giusto supporto – che sia un mentor, un amico fidato o un career coach – questi ostacoli possono trasformarsi in opportunità di crescita. La maggior parte delle persone con cui lavoro ha la difficoltà a identificare gli ostacoli che impediscono di procedere lungo il cammino. Tornano indietro nel tempo, anziché andare avanti perché il passato è un porto sicuro, lì si riconoscono. Non sono ancora consapevoli del fatto che possiamo cambiare tutte le volte che vogliamo e che accettare il cambiamento fa parte della naturale evoluzione delle cose. Cosa cambierebbe nella tua vita se accogliessi le tue paure e le rassicurassi? Immagina che le tue paure più profonde siano quel bambino interiore che vuole proteggerti dai pericoli che rischi di incontrare lungo la strada: cosa diresti a quel bambino? Rassicuralo. Oltre l'ostacolo esistono tesori dei quali non immaginavi l'esistenza e potresti arrivare a soprenderti delle tue abilità.
5. Qual è il mio impatto ideale nel mondo?
Infine, la domanda più profonda. Il tuo lavoro non è solo un mezzo per guadagnarti da vivere: è un modo per lasciare un segno, per fare la differenza.
Chiediti:
- Come voglio contribuire al mondo attraverso ciò che faccio?
- Qual è il significato più profondo del mio lavoro?
Riflettere su questa domanda ti aiuterà a sentirti più connesso a ciò che fai ogni giorno, dandoti una motivazione che va oltre il semplice successo. A questo punto dovrai abbandonare i paragoni che continui a fare con gli altri. La tua vita appartiene solo a te e tu hai la responsabilità di realizzare il tuo progetto e lasciare un'impronta nel mondo. Pensa se grazie al tuo lavoro tu riuscissi a migliorare la vita degli altri, e di conseguenza la tua, grazie alle tue competenze e passioni? Tu che vivi una vita allineata con i tuoi valori, che ogni giorno semini qualcosa di nuovo nel tuo giardino. Come vedi questo giardino dopo 1 anno? Quali frutti vorrai raccogliere?
La strada che cerchi è a un passo da te, anche se ancora non la vedi
Rispondere a queste domande non è sempre facile. Richiede tempo, onestà e, a volte, il coraggio di affrontare verità scomode. Richiederà mollare un'immagine vecchia di te, che non ti rappresenta più e accogliere la versione più autentica. Ma ogni riflessione ti avvicinerà sempre di più a una carriera che non è solo di successo, ma che ti rende anche felice e pienamente te stesso.
E ricorda: non devi fare questo percorso da solo. Un career coach può aiutarti a esplorare queste domande in profondità, guidandoti verso un futuro in cui ogni giorno ti senti realizzato e in sintonia con chi sei davvero.
La tua carriera non è solo un percorso: è una storia. E tu ne sei il narratore.
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