Stress da lavoro: come il career coaching aiuta a ritrovare l'equilibrio

Lo stress da lavoro è un problema sempre più diffuso, ma il career coaching può fare la differenza. Questo articolo esplora come il coaching aiuta a identificare le cause dello stress, a gestire le priorità e a sviluppare resilienza.

Il lavoro è una delle principali fonti di stress nella vita moderna. Secondo un rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il burnout è stato classificato come un fenomeno legato al lavoro, che colpisce milioni di persone ogni anno. Si stima che in Europa oltre il 20% dei lavoratori soffra di stress cronico correlato al lavoro. Ma come possiamo affrontare questa sfida? Il career coaching si sta rivelando un potente strumento per aiutare i professionisti a gestire lo stress e ritrovare l’equilibrio.

Che cos'è lo stress da lavoro?

Lo stress da lavoro è una risposta fisica e mentale a richieste eccessive o pressioni percepite sul posto di lavoro. Si manifesta con sintomi come:

  • Fatica cronica,
  • Calo della produttività,
  • Difficoltà di concentrazione,
  • Problemi di salute fisica e mentale.

Le cause principali includono un carico di lavoro eccessivo, scadenze serrate, mancanza di supporto e un ambiente lavorativo tossico. Questo tipo di stress non solo riduce la qualità della vita, ma ha un impatto diretto sulla performance lavorativa.

Career coaching: aree di intervento

Il career coaching va oltre la semplice consulenza professionale. Lavora sulla consapevolezza personale, fornendo strumenti pratici e strategie per gestire lo stress in modo efficace. Ecco come:

1. Identificazione delle cause di stress

Il primo passo è comprendere le radici dello stress. Attraverso strumenti come l’Energy Leadership Index (ELI), il career coaching aiuta a valutare il proprio livello energetico e a identificare i fattori di stress che bloccano il potenziale. Ad esempio, un manager che si sente sopraffatto dalle aspettative può scoprire di avere convinzioni limitanti sulla necessità di essere perfetto. Un ambiente di lavoro tossico caratterizzato da dinamiche svalutanti può far sentire non all'altezza, inadatti al ruolo e questo si traduce in stress e malessere che possono portare al burnout. Identificare le cause di stress è il punto di partenza nei percorsi di career coaching.

2. Cambiare prospettiva

Il career coaching si basa sul principio che lo stress è spesso il risultato di come interpretiamo le situazioni. Ad esempio, un carico di lavoro intenso può essere percepito come una sfida invece che come un ostacolo, semplicemente modificando la prospettiva. Esistono diverse tecniche di coaching che aiutano ad abbracciare prospettive nuove, come la tecnica del refraiming, lavorare sul growth mindset ma non solo. Molto spesso, per intervenire su una situazione stressogena occorre andare alla radice del problema e capire se è possibile eliminarlo. A volte funziona cambiare prospettiva e mettere in atto nuove azioni, rinforzanti e positive, a volte è necessario lasciare un posto di lavoro, se non c'è soluzione e si è fatto il possibile per cambiare le cose, senza esito positvo.

3. Definizione di obiettivi realistici

Lavorare senza una chiara direzione amplifica lo stress. Un coach aiuta a stabilire obiettivi SMART (Specifici, Misurabili, Raggiungibili, Rilevanti, Temporali), dando struttura e senso al lavoro quotidiano. Lamentarsi non porta a nulla, se non ad amplicare lo stato di malessere. Spesso accade che le persone entrino in uno stato di letargia, immobilità. Non riescono a venirne fuori, pensano di non potercela fare e si chiudono in se stesse. A quel punto il coaching diventa fondamentale nell'aiutare la persona a recuperare il rapporto con se stessa, acquisendo fiducia e potere personale. A quel punto sarà possibile stabilire nuovi obiettivi realistici e procedere con un piano d'azione definito.

4. Gestione del tempo e delle priorità

Il career coaching insegna tecniche di time management, come la matrice di Eisenhower o la tecnica del time-blocking, per aiutare i professionisti a focalizzarsi sulle attività che contano davvero. Uno dei motivi più comuni che porta al burnout è la difficoltà a darsi delle priorità e a lavorare per obiettivi. Paura, incertezza e senso di impotenza possono annebbiare la mente e rendere difficile procedere serenamente. Questo mina la performance, ci si sente impotenti sul lavoro e vittima di fattori esterni.

5. Sviluppo della resilienza

Attraverso esercizi di consapevolezza e mindfulness, il coaching supporta la costruzione della resilienza. Pratiche come il journaling, la meditazione e il riconoscimento dei successi possono ridurre lo stress e aumentare l’autoefficacia. Lasciare andare determinate aspettative, grazie a una prospettiva di crescita e autodeterminazione porta a disegnare nuove strade e a trovare nuove modalità per raggiungere l'obiettivo. Tutto ciò significa adattabilità. Con il career coaching si lavora non solo sulla consapevolezza di sé ma anche sull'accettazione.

Risultati del career coaching: cosa dicono i dati

Secondo uno studio pubblicato sull’International Journal of Evidence Based Coaching and Mentoring, i partecipanti a programmi di career coaching hanno riportato:

  • Un calo del 30% dello stress percepito,
  • Un aumento del 40% nella chiarezza degli obiettivi professionali,
  • Un incremento del 25% nella soddisfazione lavorativa.

Un altro studio condotto da ICF (International Coaching Federation) evidenzia come il coaching aiuti a migliorare la gestione delle emozioni e a ridurre l'assenteismo, contribuendo a un maggiore benessere organizzativo.

Al di là di quel che dicono i numeri, il coaching è un processo potente ed è indicato per chi desidera lavorare su di sé e assumersi la responsabilità del proprio benessere.

Strategie per ritrovare l’equilibrio

Ecco alcune tecniche che puoi applicare fin da subito, ispirate al career coaching:

  1. Prenditi delle pause consapevoli: ogni 90 minuti, fermati e dedica 5 minuti a respirazioni profonde.
  2. Analizza i tuoi valori: rifletti su cosa ti motiva davvero nel lavoro. Sei in linea con i tuoi valori? Li stai vivendo nel quotidiano?
  3. Crea una lista delle priorità: identifica le attività urgenti e importanti per ridurre la confusione mentale.
  4. Stabilisci confini: impara a dire “no” quando necessario, per proteggere il tuo spazio mentale.
  5. Cerca supporto: considera di lavorare con un coach per trovare soluzioni personalizzate.

Lo stress da lavoro non è una condizione immutabile, ma una sfida che può essere affrontata con il giusto approccio. Il career coaching offre strumenti scientificamente validati per trasformare lo stress in opportunità di crescita. Ritrovare l’equilibrio non solo migliora la tua performance lavorativa, ma anche la qualità della tua vita personale.

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