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Hai mai pensato che crearti una routine potrebbe cambiarti la vita?

E in meglio, aggiungerei. Per i più scettici di voi, non starò qui a farvi l’elenco delle X ricerche che testimoniano quanto sia importante crearsi una routine per stare meglio. Quindi, se siete in cerca di numeri forse questo non è il luogo adatto a voi. Se invece siete tra chi vorrebbe fare un cambiamento in tal senso e cerca di far chiarezza e capire da dove iniziare, allora siete nel posto giusto.

Faccio una premessa, anzi una domanda: da 1 a 10, a quanto ammonta la vostra dose di buona volontà? Perché ce ne vorrà tanta. Pensare di cambiare le proprie abitudini dall’oggi al domani è possibile. Quindi, se qualcuno vi dice che è difficilissimo farlo e che molto probabilmente non riuscirete mai, non ascoltatelo. Vi sta solo parlando della sua personalissima esperienza che non ha nulla a che vedere con la vostra. Se ritenete che la vostra volontà sia 10, benissimo. Ce la farete. Se pensate invece che la vostra volontà si collochi tra l’8 e il 9, se non qualche punto in meno, allora fareste bene a chiarire di cosa è fatto quel gap tra l’8 e 10. Come lo immaginate? Che nome ha? Perché impedisce alla vostra volontà di essere massima? Ecco, quello è ciò che potrebbe bloccarvi da raggiungere il vostro obiettivo, se sarete bravi a individualo riuscirete anche a trovare delle tattiche efficaci per contrastarlo e riuscire nel vostro intento.

E ora torniamo alla routine e all’importanza di crearsene una (o più di una) nella propria vita. Non sto parlando di una routine di qualche giorno o settimana. Quello che vi auguro è che siate in grado di trovare la routine perfetta per voi, che si adatti perfettamente alla vostra vita e che vi permetta di dimenticarvene un giorno, perché sarà parte di voi.

A questo punto della storia, è doveroso che io vi racconti com’è cambiata la mia routine durante i mesi di lockdown. Non perché ami stare al centro dell’attenzione, ma perché mi piace offrirvi sempre qualcosa di concreto, e far riferimento alla mia storia e la cosa più concreta che mi viene in mente 🙂

Prima che scoppiasse il covid in Italia e che non si parlasse d’altro, posso dire che quasi certamente non avevo una routine e che mi trovavo in una fase di cambiamento profondo nella mia vita. Tutte le volte che provavo a crearmene una facevo tanta fatica. Non ero felice a lavoro, vedevo solo problemi, e quei problemi per i quali faticavo a trovare una soluzione stavano man mano inquinando tutte le altre aree della mia vita, soprattutto le relazioni della mia sfera privata. Era come se qualcosa avesse il sopravvento nella mia vita e mi gestisse.

Come alcuni di voi sanno, mi venne in aiuto il coaching, e ancor prima la mia volontà. A 33 anni ero arrivata a un punto di non ritorno. Fu a quel punto che decisi di farmi aiutare, intraprendendo un percorso che avrebbe avuto due obiettivi: aiutarmi a far chiarezza e a crearmi una nuova professione in linea con i miei valori e interessi. Furono molte le persone che mi aiutarono durante il percorso… e devo dire che fecero un vero e proprio atto d’amore nei miei confronti. A un certo punto io riuscii a spostare l’attenzione dai problemi alle zone luminose della mia vita, imparando ad educare la mia mente a spostare il baricentro verso tutto quello che mi dà energia creativa, costruttiva. Questo mi ha permesso di allontanare lo stress, piano piano.

Il lockdown è stata la migliore palestra della mia vita. Mi ero messa in proprio, lasciando un contratto a tempo indeterminato che per me era sempre più simile a una prigione. Uscita di prigione iniziai a riorganizzare tutto quanto, cercando di farlo agilmente dal punto di vista lavorativo e non solo. Riorganizzarsi, per me, ha voluto dire riprendermi tutti quegli spazi che avevo accantonato. Tutte quelle cose che a causa di una mancanza evidente di energie non riuscivo a portare avanti.

Per questo motivo, c’è una cosa che non mi stancherò mai di dire alle persone che mi stanno più vicine, alle persone con cui mi interfaccio ogni giorno per lavoro e non:

la vita non è questione di tempo. Il tempo c’è, ed è anche tanto. Tutto dipende da come scegliamo di impiegare le nostre energie. In che modo decidiamo di occupare le nostre giornate? A quali attività diamo priorità? Se sentite l’assenza di qualcosa nella vostra vita, che sia amore, divertimento, creatività io vi chiedo: cosa avete fatto finora per inserire queste cose nella vostra vita?

Spesso siamo talmente tanto concentrati a lamentarsi di ciò che manca che finiamo col consumare tutte le energie che invece dovremmo mettere in quello che ci aiuta a stare bene. Tutti vorremmo migliorare la nostra vita, giusto? Allora vi condivido un piccolo esercizio che sarà il vostro punto di partenza.

  1. Dividete il foglio in 2 colonne: nella colonna di sinistra scrivete tutte le attività che fate dalla mattina alla sera. Per ciascuna attività identificate il vostro stato d’animo, e scrivete come vi sentite quando la fate. Nell’altra metà del foglio, scrivete come desiderereste occupare le vostre giornate. Cosa vorreste fare che non riuscite a fare adesso, e come vi sentireste facendo queste attività?
  2. Infine, partendo dalla colonna di sinistra, fate un cerchio a tutte quelle attività che amate davvero, scegliendo quelle più importanti e necessarie alla vostra salute fisica, emotiva e mentale. Fate la stessa cosa con quelle della colonna di destra e chiedetevi: quale è il primo, piccolissimo step che posso fare per integrare 1 di queste attività nella mia vita.
  3. Datevi delle priorità. Vi assicuro che ci saranno attività prioritarie rispetto ad altre per voi. Riuscire a farlo vuol dire aver controllo dei propri task e decidere da cosa iniziare. Questo semplificherà le vostre giornate e vi eviterà di sentirvi in affanno, o come dicono gli inglesi “overwhelmed“.

Definire la propria routine ideale parte da questo esercizio. Se non avete idea di come impiegate le vostre giornate perché viaggiate in “modalità default” come se attivaste in pilota automatico, allora è il caso che vi fermiate. Io ho dovuto fermarmi un attimo, e la prima cosa che ho fatto è stata iniziare a RESPIRARE. Facendo spazio dentro me, ho iniziato ad avere maggiore chiarezza, spostando l’asticella della mia vita sempre più verso il PIACERE più che il DOVERE. E vi dirò di più: sono sempre stata convinta, fermamente convinta, che sia possibile vivere di ciò che piace fare.

Io sono giunta a una conclusione importante, e ho scelto di farne il mio credo: nella vita ho bisogno di dedicarmi a tutto ciò che amo veramente, spostando le energie verso ciò che me le fa accrescere. Vi dico questo perché mi rendo conto che la mia routine di adesso è nata a partire da alcune “regole” che mi sono data, vi dico quali:

  1. Fare un lavoro che amo. La più grande conquista. Oggi svolgo un lavoro autonomo e molto spesso lavoro nei weekend. Se mi pesa? Niente affatto. Amo il mio lavoro perché stimola tutte quelle cose che prima erano assopite in altri contesti: la creatività e l’entusiasmo ad esempio.
  2. Stare da sola. Che non vuol dire essere asociale. Vuol dire trascorrere del tempo con me stessa, esplorarmi, conoscermi. E per fortuna non si smette mai di conoscere se stessi.
  3. Scrivere. Una passione alla quale mi dedicavo da piccola e che avevo accantonato. Oggi lo faccio con regolarità. Che sia grazie al mio lavoro o meno, scrivere mi dà nuova energia.
  4. Svagarmi. Staccare la mente da tutto ciò che richiede concentrazione. A un certo punto devo farlo. Ho bisogno di divertirmi, ridere, vedere una commedia, leggere un articolo di gossip.
  5. Muovermi. E respirare. All’aperto, in mezzo al verde. Per un’ora. E farlo ogni giorno.

Quello che voglio dirvi è che non è importante a che ora del giorno vi alzare e a che ora andate a letto. O meglio, se avete bisogno di darvi degli orari, fatelo. Fate tutto ciò che funziona meglio per voi. Nel mio caso, lavorare da casa grazie al lockdown mi ha permesso di riposare meglio perché dormo un’ora in più al giorno. Non prendere 3/4 volte a settimana un treno per Milano mi ha permesso di godermi la mia colazione a casa, che è SACROSANTA.

Dopodiché, anche se dovrò lavorare più di 8 ore al giorno so che: il lavoro che faccio mi piace. Riesco a staccare un’oretta per muovermi e fare lunghe passeggiate al parco. La sera riesco a scrivere, e sto scrivendo tantissimo ultimamente. Quando mi rendo conto di non riuscire a controllare alcuni pensieri che mi frullano in testa pratico il centering, faccio meditazione per 10-15 minuti e torno in me. In quei momenti mi rendo conto di essere GRATA di tutto quel che ho. Incredibilmente le mie energie sono aumentate, moltissimo da aprile di quest’anno ad oggi. Questo mi permette di essere molto produttiva e di fare tutto quello che mai avrei immaginato fare un anno fa.

A chi di voi sta cercando di inserire una routine all’interno della propria vita dico: non perdete tempo stando dietro a tutto quello che non riuscite a controllare. Praticare la vostra routine sarà l’unico modo perché voi riusciate ad avere un minimo controllo nella vostra vita, grazie al potere di scegliere ciò che è meglio per voi.

Dedicatevi a tutte quelle attività che vi energizzano, perché l’energia è potente, oltre che contagiosa. E, infine, mi piacerebbe leggere le vostre esperienze. Quali sono le routine che praticate in questo periodo, e qual è l’impatto che stanno avendo nella vostra vita?

Ci confrontiamo?

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