Oggi ti voglio parlare della leadership, e di come fare a essere leader migliori. Se mi segui da un po’ sai che tutti siamo leader, in modo consapevole o inconsapevole. Nell’immaginario comune, il leader è una persona dotata di particolari skills, che ricopre ruoli di rilievo in azienda e che gestisce un team di persone. Chiaramente è importante (e auspicabile) che le aziende pullulino di leader e che insegnino la leadership, ma è anche vero che si è leader a prescindere dal ruolo che si ricopre nel lavoro. Qualsiasi sia il ruolo (o i ruoli) che ricopri nella tua vita privata o pubblica sappi che sei leader, e che la leadership è intesa come capacità di “muoversi verso l’azione”, e influenzare gli altri a farlo, in modo positivo e costruttivo.
Quindi, la domanda che dovrai porti oggi è:

Individua due o tre azioni, e impegnati a portarle avanti 💪
Leader si nasce o si diventa?
Entrambe le cose, e io in questo caso mi soffermerò su come si può diventare leader, e cioè, grazie all’esercizio e all’acquisizione di determinate skills. Ti confesso un segreto: uno dei motivi che mi ha spinto a cambiare lavoro (e in 10 anni di lavoro in azienda ne ho cambiati diversi) era il sogno di avere un capo illuminante, capace di ispirarmi, aiutarmi a crescere, dal quale potessi imparare il mestiere. Un leader, in una sola parola. Trovare leader nell’ambiente aziendale per me è stato molto difficile. Ma ho imparato una lezione molto importante: qualsiasi cosa facciamo, e in qualsiasi contesto ci troviamo a operare, occorre sempre esercitarsi ad avere uno sguardo più ampio, una visione “a prisma”, l’unica che permette di vedere le cose da angolature diverse.
Quando ho acquisito una visione più ampia, ho capito che ero circondata da persone che incarnavano il leader esemplare, chi per un motivo, chi per un altro. Sì, probabilmente il mio capo era una persona tossica, e molto lontana da quello che è un vero leader, ma per mia fortuna avere accanto diverse persone con cui confrontarmi, dalle quali imparare e che mi aiutavano a crescere mi ha fatto comprendere meglio l’importanza delle relazioni a 360° nei luoghi di lavoro, ma non solo. Una delle cose che possiamo fare, in tutti i campi della nostra vita, è scegliere le persone. Quelle dalle quali imparare, quelle a cui vale la pena donare qualcosa di noi, quelle che danno valore alla nostra vita. Per quanto riguarda le altre, occorre avere il coraggio di lasciar andare (ma questo vale per tutto quello che non possiamo cambiare e che non merita né il nostro tempo, né la nostra attenzione).
Quindi, esercitati nel coltivare la visione a prisma di cui ti parlavo, intanto che tu stesso cerchi di capire che tipo di leader vuoi essere.
QUALI COMPETENZE DEVE AVERE UN LEADER? (SECONDO ME)
- Essere consapevole di sé – Oscar Wilde diceva “Sii te stesso, tutti gli altri sono già stati presi“. Ciascuno di noi deve capire qual è il proprio modello di leadership, quella “naturale”, non pre-impostata nel tentativo di imitare qualcun altro. Essere se stessi, e affermare se stessi con coraggio è il primo atto di leadership positiva. Consapevolezza di sé vuol dire comprensione dei propri valori, dei propri bisogni e apertura nei confronti degli altri e del mondo esterno.
- Essere emotivamente “intelligenti” – Comprendere se stessi è necessario se si desidera realizzare il proprio scopo nella vita e orientare le azioni in quella direzione. Comprendere se stessi vuol dire riconoscere come si manifestano le proprie emozioni, e quali sono i trigger che scatenano eventuali reazioni “negative”, o per meglio dire “cataboliche”; Sono molte le persone che desiderano imparare a gestire la rabbia, ed evitare attacchi d’ira… ahimé, non ci sono formule magiche, se non quella che passa per l’accettazione, e cioè, l’accettazione di sé, in tutte le diverse sfaccettature, comprese le emozioni che spesso si fa fatica ad accettare. Essere intelligenti emotivamente vuol dire anzitutto dar peso alle emozioni, e riconoscerne la loro importanza. Le emozioni sono fondamentali per comprendere noi stessi e orientarci verso l’azione. Un buon leader deve avere la capacità di ascoltare le emozioni degli altri oltre che le proprie, comprenderle, validarle, e scegliere di mostrarle, all’esterno nel modo più opportuno.
- Essere responsabile – un leader deve riconoscere i propri errori, avere il coraggio di ammetterli con gli altri, all’interno di una relazione orizzontale, paritaria, in cui ci sia il rispetto delle persone. Per questo è così importante l’umiltà. Quindi, sfatiamo una volta per tutte l’immagine del leader forte e autoritario che non si piega di fronte a niente, e celebriamo la vulnerabilità, l’umiltà e tutto ciò che ci rende umani. Leader e team sono esseri umani che vincono e perdono insieme.
- Essere resilienti e sapersi adattare – un vero leader sa che il cambiamento fa parte della vita, e si prepara di continuo ai cambiamenti che possono arrivare, inaspettatamente. Possiede capacità di problem solving, e si concentra sulle opportunità offerte da una specifica situazione, mantenendo sempre un’attitudine positiva, e coinvolgendo gli altri a trovare soluzioni ai problemi.
- Essere un ottimo comunicatore – Per farlo, è importante saper comunicare in modo efficace, eliminando eventuali barriere e ostacoli alla comunicazione nel team. Come si fa a comunicare in modo efficace? Bisogna, anzitutto, voler ascoltare l’altro. Se qualcosa nella comunicazione non ha funzionato, il leader deve assumersi la responsabilità delle proprie azioni e fare meglio, non smettendo mai di chiedere feedback agli altri. Il vero leader non solo aiuta gli altri a esternalizzare bisogni ed esigenze, ma è capace di leggere il non detto e di facilitare la comunicazione.
- Essere aperto a nuove idee – e favorire che circolino quelle degli altri. Dimentica l’immagine del leader-padrone, che dice “qui si fa come dico io”. Non c’è nulla di più sbagliato. Chiaramente, esistono circostanze in cui è importante che il leader sia autoritario e sappia indicare al team una direzione precisa da seguire… ma in generale, un leader deve essere aperto al dialogo, deve saper accogliere punti di vista diversi e favorire la circolazione di nuovi approcci alla risoluzione dei problemi. Un leader che si comporta in questo modo, renderà le persone autonome, sicure di sé. E questo è importante se si desidera costruire un ambiente lavorativo che tende alla crescita continua, dove ci sia continuo interscambio tra i membri e fiducia negli altri.
QUALI COMPETENZE DEVE AVERE UN LEADER? (SECONDO TE)
La lista che hai appena letto, potrebbe continuare, ma mi piacerebbe che mi aiutassi tu a farlo 🙂 Quali sono le tue esperienze? Quali altre competenze è bene maturare per sviluppare la leadership? (Scrivilo nei commenti, se ti fa piacere, e magari il prossimo e-book potremmo scriverlo a 4 mani!)

LA LEADERSHIP NEL CORE ENERGY COACHING
Il Core Energy Coaching, la metodologia di coaching di iPEC, che io pratico, utilizza uno strumento specifico, L’ELI assessment per “misurare” la leadership individuale. L’assessment viene menzionato da Forbes come uno dei top assessment da fare almeno una volta nella vita e utilizza come unità di misura della leadership l’energia.
Consapevolmente o inconsapevolmente, siamo esseri energetici e il tipo di energia che muoviamo nella vita ci permette di prendere una direzione piuttosto che un’altra, di compiere o meno una certa azione. L’energia è associata a un livello più o meno alto di consapevolezza di sé, e livelli più alti di energia corrispondono a grandi capacità di leadership. Se ti interessa approfondire l’argomento, conoscere meglio l’ELI assessment e magari farlo, ti lascio qui alcune risorse:
- Energy Leadership: quando la leadership è questione di energia – in questo articolo di parlo del concetto di energy leadership, proprio di iPEC, della differenza tra leader anabolico e leader catabolico, e dei livelli energetici.
- Strumenti di coaching – in questa pagina del mio sito troverai due strumenti, l’ELI assessment e l’ELDS kit. Il primo non è altro che un assessment costituito da 70 domande a risposta multipla, a cui dovrai rispondere in circa 20-30 min. Il risultato dell’assessment verrà discusso in una sessione di debrief con il core energy coach. Il secondo, l’ELDS kit rappresenta la continuazione dell’ELI assessement. Indicato per chi vuole sviluppare la leadership e fare un lavoro profondo su tutti i diversi segmenti, tra cui: Intelligenza emotiva, comunicazione dinamica, influenzare gli altri, problem solving, produttività, time management & balance.
3. E-book Leadership Anabolica dove troverai un approfondimento della leadership in campo aziendale, supportato dalle ricerche di iPEC sul core energy coaching e sugli impatti dell’energia nei team di lavoro.
Per qualsiasi altra informazione, sappi che puoi contattarmi in qualsiasi momento. Gennaio è il mese dell’ELI assessment: se scegli di fare un percorso di 4 sessioni di coaching con me (pacchetto basic), te lo regalo. Ma solo per questo mese 🎁😉