Sei tu il vero leader di cui hai bisogno

Cosa significa essere Leader?

Mi avvicinai allo studio della leadership grazie a Goleman, leggendo il suo "Essere Leader".

L'autore identificava 6 modelli di leadership ben precisi, che corrispondevano a un determinato modo di essere e di mostrarsi nei confronti degli altri.

Te li cito, brevemente:

• il leader democratico che valorizza i singoli e li coinvolge nelle decisioni;

• il leader autoritario che una volta indicata una certa direzione, è quella da seguire, non ammette regole e non accetta fallimenti;

• il leader armonizzatore che previene i conflitti, lavora sulle relazioni; il leader esigente che ama il successo, richiede che tutto venga fatto a regola d'arte: efficienza ed efficacia;

• il leader coach che aiuta a "costruire" un sistema organizzativo all'interno del quale le persone sono motivate. La motivazione porta ad un alto committment, il committment aumenta le performance.

E, infine,

• il leader visionario, colui il quale riesce ad aver chiara la direzione, e a sollevare gli animi in momenti di crisi.

Ovviamente non si tratta di stili equidistanti tra loro. Anzi, molto spesso è facile che un leader indossi diversi "cappelli", in base alla situazione specifica. Un leader visionario può essere anche un leader autoritario se la situazione lo richiede. In un periodo di crisi e di difficoltà aziendale, qualcuno dovrà prendere decisioni difficili e indicare la direzione, che magari non piacerà a molti, ma che in quel momento rappresenta l'unica strada da intraprendere. Non esiste il bianco o il nero, esiste il bianco e il nero, e in mezzo una scala di grigi. Siamo essere mutevoli, e mutevole è lo stile di leadership che adotteremo.

Oggi voglio introdurti un altro concetto di leadership.

Il leader energetico

Per comprendere questa tipologia di leadership, ti faccio un esempio molto semplice. Immagina di essere all'interno di una sala riunioni, nella tua azienda, insieme ad altre 20 persone. State assistendo alla riunione trimestrale, quella in cui si fanno i bilanci e ogni area deve esporre i risultati ottenuti. Il big boss parlerà alla fine, dopo che tutti i responsabili area avranno presentato. Arriva il tuo turno. Sei il responsabile marketing e devi presentare tutte le attività fatte. Ma, soprattutto, dovrai render conto dei soldi spesi e del ritorno economico che l'azienda ha ottenuto grazie a te e al tuo team. Inizi a fare la tua presentazione, e intanto che presenti cerchi approvazione negli occhi del tuo capo. Lui ti guarda impassibile, ogni tanto ti chiede di andare avanti quando qualcosa non gli interessa, oppure ti dice di sintetizzare perché non ha tempo. A un certo punto chiede i dettagli di un'attività ma tu questi dettagli non li hai. Ti dice che la tua presentazione manca di dati sufficienti per valutare le azioni marketing e che avresti dovuto confrontarti con lui prima del meeting. Non ti da modo di replicare, è tardi e dovete finire il giro delle presentazioni.

Torni al tuo posto, in silenzio. La verità è che vorresti urlare, dirgli quello che pensi realmente. Ti sei sentito umiliato davanti a tutti i tuoi colleghi. Sai che non hai avuto abbastanza tempo per raccogliere tutti i dati possibili, lo sa anche il tuo capo. Sai che avresti potuto rispondergli così, ma non lo hai fatto perché temevi di peggiorare la tua posizione. Non sei riuscito a difendere la tua posizione, né il lavoro del tuo team.

Come ti fa sentire tutto questo?

Frustrato e stanco. Frustrato perché ti senti in una posizione inferiore rispetto al tuo capo, non senti di giocare ad armi pari. Stanco perché hai lavorato duramente per questa presentazione, forse dovresti staccare, svagarti, fare altro e invece ti tocca star lì fino alle 19 di sera.

Non voglio parlarti del tuo capo. Voglio parlarti di Te.

Situazione come questa accadono, sono piuttosto comuni nel mondo aziendale. Cosa puoi fare per cambiarle? Perché converrai con me che queste situazioni vanno cambiate. Se non farai qualcosa il tuo stato emotivo peggiorerà e questo ti porterà a un crollo di energie.

Voglio accompagnarti in un percorso che ti aiuti a prendere consapevolezza del tuo potenziale energetico e della tua leadership.

Partiamo dal presupposto che siamo tutti leader. Consapevolmente e inconsapevolmente. Siamo leader nella misura in cui siamo in grado di convogliare le nostre azioni, e le nostre energie, nella direzione desiderata, verso un obiettivo preciso.

Per farlo è necessario fare una cosa, semplice ma anche difficile: riconoscere le proprie energie, e quindi, sviluppare un'alta consapevolezza di sé. Più sei consapevole del tuo potenziale, più riuscirai a orientare le tue azioni in maniera funzionale e positiva per te stesso, all'interno del contesto in cui agisci. In una situazione come quella che ti ho descritto la cosa più facile da pensare è di essere la vittima della situazione. Entrare in questo stato mentale ed emotivo non ti porterà da nessuna parte, se non a crogiolarti e a rassegnarti. Immaginare di essere l'anello debole alimenterà il pensiero di essere un perdente. La metafora della battaglia è qualcosa che ti invito ad abbandonare. Piuttosto, se mi segui, quello che posso offrirti è una prospettiva diversa, più ampia, arricchente.

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