Oggi mi tremano un po’ le dita mentre scrivo. Mi sento così tutti gli anni, quando arriva il 31 dicembre. Sarà che ogni anno che passa porta via con sé qualcosa di me, e nel farlo mi restituisce qualcos’altro. Negli ultimi giorni non ho avuto molto tempo per stare da sola con me stessa. C’erano sempre persone attorno a me, sempre qualcosa da fare… non ho letto un singolo libro tra quelli che avrei voluto leggere, non ho scritto. L’ultimo giorno di queste vacanze (cioè ieri) ero quasi infastidita dal fatto che mi è stato impossibile fare quelle cose che mi ero prefissata di fare. Oggi, rientrando, ho riflettuto su quello che è successo, sulle mie emozioni durante quei giorni. Così mi sono messa qui a scriverne, e mi tremano le mani nel farlo, anche un po’ il cuore.
Penso alla mia famiglia. Al nostro rapporto speciale, ai sentimenti gridati, ai pianti, agli abbracci scambiati, ai baci dati a mia madre, a quelli che ho preteso. Penso alle parole che non ho mai detto, a quelle che forse non avrò mai il coraggio di dire a mio padre, con cui mi è difficile pronunciare un semplice “ti voglio bene”. Siamo così simili eppure così distanti. In ciascuno di loro rivedo parti di me, e quando siamo insieme mi sento veramente a casa. La nostra non è una famiglia perfetta, lo sappiamo tutti. Però in questa famiglia io mi sento amata, sorretta, supportata.
In questi giorni non ho pensato ad altro. Non mi sono dedicata ad altro, se non a stare in famiglia. E di questo sono grata. Del tempo che posso dedicare ai miei e a mia nonna che ha 90 anni. Sono grata di avere un fratello, cugini con cui sono cresciuta, e con cui ho condiviso feste, pranzi, giochi. La famiglia per me è il valore più importante e di questo dovrei ricordarmene più spesso. E scriverne più spesso.
Domani si aprirà per me un anno molto importante, un anno in cui il valore portante sarà la famiglia. Ho riflettuto a lungo su quello che ho fatto quest’anno e molte delle cose sono state indirizzate alla mia crescita personale. Poi mi sono chiesta: ma quali sono le cose veramente importanti per me? Quelle cose che danno veramente senso alle mie giornate? E la risposta è donare agli altri qualcosa di buono. Coltivare le relazioni. Questo mi auguro di continuare a fare da domani. Coltivare sentimenti puri e relazioni durature. E penso di essere fortunata perché una buona base di partenza ce l’ho e l’ho sempre avuta, ed è la mia famiglia.
Volevo parlarvi di questo, l’ultimo giorno dell’anno. Della cosa per me più importante, e dell’importanza di riconoscere i propri valori, quelli che sono scritti sulla nostra pelle e nel nostro sangue. Quelli che ci appartengono davvero, e che ci scuotono nel profondo.
Vi auguro di vivere un anno bello, pieno d’amore. Fatevi guidare dai vostri valori e troverete la via. Non sarete mai troppo impegnati per dedicare voi stessi a ciò che amate e a chi amate. Perché alla fine di questa giornata, come alla fine di ogni anno, misureremo la nostra felicità in base a quanto amore avremo dato.
Buon anno.